Personaggio eccentrico e fuori dalle regole, beatnik, demodè, diversi sono gli aggettivi che si possono utilizzare per definire il personaggio Chuck E.Weiss e la sua musica. Spirito libero non etichettabile che, quando gli pare, si diletta pure ad incidere dei dischi; infatti dopo circa otto anni dal precedente “23rd & Stout” (2006), che sinceramente non ricordo di aver ascoltato, si presenta a sorpresa con un nuovo disco e questa volta sembra tornare ai livelli dei lavori anni ’90 e sforna un disco piacevole, anche se variegato e disordinato (conoscendolo non poteva essere altrimenti!).
Weiss ha iniziato suonando la batteria nella sua città natale, Denver in Colorado, dove fu scoperto da Lightnin’ Hopkins, in seguito fece alcuni tour ed incise con autentiche leggende, tra cui lo stesso Hopkins, Sunnyland Slim, Dr. John e Willie Dixon, il quale una volta disse di Weiss qualcosa di simile: “Quel ragazzo con la testa di…
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